La presenza della bandiera inglese (citata da una precedente stampa intitolata Sixteen Appearances of the Union Jack [Sedici forme dell’Union Jack], a sua volta ricavata da una cartolina che portava la bandiera sventolante sul Tamigi) può sembrare eccessiva se consideriamo lo scarso spazio riservato alla Gran Bretagna nel testo dantesco. Tuttavia la scelta può servire a ricordare che questa stessa bandiera ha sventolato su parecchie scene di conquista di cui si fecero responsabili dei tiranni. Ad ogni modo, in un Inferno che pare zeppo di Italiani è giusto che compaiano anche alcuni rappresentanti del Regno Unito, si trattasse anche di un solo, bizzarro diplomatico errante. Nella parte bassa della tavola c’è il ricordo di un’altra cartolina, con dei bagnanti (cosa abbastanza ironica se si pensa che vi riconosciamo un campo estivo Butlin), solo un po’ ritoccata al fine di far risaltare il contrasto fra la testa nera e quella bionda, di Ezzelino e di Opizzo. La conformazione ad arca si collega vagamente alla visione di alta virtù cinematica nonché alle prime esperienze degli spettacoli del Cinerama. Del resto anche il segmento di un cerchio rinvia alla descrizione dantesca del fiume e alle sue dimensioni. Il motivo spigato rosso sovraimposto ai bagnanti è un’allusione ai nuotatori che compaiono in alcuni dipinti di De Chirico, e così la scena può tornare agli Italiani.