Canto XI/1

Dal momento che il Dante-poeta (sia lui che il Dante-personaggio sono presenti nel testo) si permette il riciclo, la stessa cosa può fare l’artista. Dante è un immenso riciclatore di tutto il suo immaginario, e quel che produce attinge esiti di sorprendente coerenza ricapitolativa: come nelle supreme evidenze del Convivio è lui il più attento commentatore di sé stesso. Il suo illustratore può dunque andare a scavare dentro al suo lavoro per le immagini con uno spirito di fedeltà pur arricchendo le suggestioni di partenza con vari aggiornamenti (cf. i Canti III/3, XXVIII/1 etc.). Il simbolo scelto qui per rappresentare la violenza viene da una delle mie serigrafie, Emblemes of Violence, della serie A Walk to the Studio: mostra delle buche frammentate di lamiera ondulata (pur esse ben riciclate), da una foto presa in un edificio locale. La loro somiglianza  con fori di proiettile slabbrati e rugginosi mi ha riportato vecchi ricordi di film con i gangster che andavo a vedere da bambino con mio padre e dove i colpi delle sparatorie producevano buchi vistosissimi su porte e muri.

Canto X/4
Canto XII/4
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