Il mare della tavola precedente torna due volte in questa. Nella litografia originale lo sfondo deriva da una combinazione di fotocopie in positivo e in negativo sulle quali ho sovrapposto un ritaglio a spirale del positivo di partenza dell’immagine precedente. La forma circolare deve suggerire il ribollire delle acque in cui sprofonda la barca di Ulisse come anche l’emisfero solo acquatico immaginato dai medievali. Sorge di qui, sorta di inserto onirico, una vista della montagna del Purgatorio (come dire un profilo positivo rispetto alla buca negativa dell’Inferno, conforme alla spiegazione che ne darà più avanti Virgilio). L’elemento visionario, ancora una volta, l’ho composto mettendo assieme pezzi di mari e di montagne derivati dal solito «Boy’s Own Paper»: è incorniciato a parte, dato che in qualche modo rappresenta un’interpolazione anomala nella materia dell’Inferno cioè a dire un paesaggio interdetto ai viventi e inconcepibile per i dannati. Il testo all’interno è in negativo per la prima volta, come sarà peraltro in maniera sempre più accentuata man mano che si viene estendendo l’esplorazione del rovescio dei valori umani nelle parti più basse dell’Inferno medesimo.