Un insieme di immagini familiari del testo forniscono spunto al mio proprio insieme di figurazioni. Virgilio, figura paterna ormai acquisita da Dante, lo tira via per sottrarlo all’inseguimento dei diavoli; così il poeta paragona questo gesto a quello di una madre che salva il figlio dalla casa in fiamme. I due poeti trovano ora un momento di grande sintonia fisica e intellettuale, con Virgilio diventato padre e madre. Usando una copia ad acquarello da una riproduzione, ho riprodotto la madre col bambino di Guernica, opera alla quale Picasso lavorava al tempo della mia nascita (uno dei disegni preparatori per questa figura è datato 25. 5. 37). L’interessante è anche che Guernica rappresenti l’opera di un artista esiliato politico che sta riflettendo sul destino della sua patria dilaniata. A completare l’insieme c’è la citazione di una mia opera musicale Ein Deutsches Requiem (da Brahms), in quel punto dove provvedo a illustrare il testo – una parte della composizione dedicata da Brahms alla memoria della madre – «Ich will euch trösten wie einer seine Mutter tröstet…»: lì c’è una madre che sembra volar via assieme al suo bambino sopra una selva. Furono come si sa aerei tedeschi quelli che bombardarono Guernica. L’opera creata a memoria di quel massacro e diventata il simbolo stesso del suo mito (Guernica non fu veramente tutta rasa al suolo) fu mandata in esilio dal suo creatore sino al momento della caduta della dittatura in Spagna: per sufficiente ironia ora è esposta dietro un cristallo a prova di proiettile e sotto scorta armata.